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Escursione da Campo di Segni alla cima di Monte Lupone – Segni (RM)

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Un’avventura tra la natura dei Monti Lepini
Escursione dall’altopiano di Campo di Segni alla cima del Monte Lupone – Segni (RM)

Tesori del Lazio propone, per SABATO 28 OTTOBRE 2023, una nuova escursione, aperta a tutti, all’insegna della calda natura autunnale tra i territori dei Monti Lepini.

Sabato 28 ottobre immergetevi con noi tra natura in un paesaggio autunnale per un itinerario in uno dei boschi di faggio d’alto fusto più belli del gruppo dei Monti Lepini che ci porterà fino alla cresta finale che ci regalerà un panorama indimenticabile. Non perdere questa nuova escursione con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Segni (RM)

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2023 —

DESCRIZIONE

Un itinerario classico dei Monti Lepini, quello della vetta del Monte Lupone con partenza dall’altopiano di Campo di Segni. L’altopiano si è formato a causa dei fenomeni di dilavamento dei rilievi e di deposizione nel fondovalle, e per la sua fertilità è stato da sempre utilizzato per il pascolo, anche oggi diffuso.

Dall’altitudine di circa 850 m dell’altopiano, saliremo prima sulla cima del Monte Puzzo (1170 m s.l.m) per poi raggiungere la vetta di Monte Lupone (1378 m s.l.m), attraversando una delle più belle faggete dei Monti Lepini. Dalla cima lo sguardo spazierà su tutta la Pianura Pontina ed in buone condizioni meteo la vista può raggiungere il mare.

Possibili deviazioni saranno possibili per la visita dell’imbocco della grotta Su Stampu e alle ricostruzioni delle tipiche Capanne Lepine.

Le capanne avevano funzione di riparo per pastori e contadini che le utilizzavano sia a scopi abitativi (in determinati periodi dell’anno, ad esempio per la transumanza o la vendemmia), che per il ricovero degli animali o il riparo degli attrezzi e materiali da lavoro. Essa aveva forma genericamente conica ed era costruita con una base di pietre accatastate a secco fino ad un’altezza di un metro, un metro e mezzo; su tale macera, che fungeva da basamento, venivano sistemati “a piramide” dei pali sui quali erano assestati fasci di strame (la stramma) o stoppie.

COSA VEDREMO

L’escursione ci porterà a visitare: 

  • La Piana del Campo di Segni
  • Cima del Monte Puzzo e Lupone
  • Entrata della grotta Su Stampu
  • Capanne Lepine

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può, inoltre, subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire dei forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause sono da considerarsi la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, con i componenti che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO

È un’escursione accessibile a tutti, aperta anche ai ragazzi, purché abbiano mostrato interesse verso le attività all’aria aperta, alla natura e alle escursioni in generale, ed, ovviamente, abbiano un minimo di resistenza al camminare. Vi ricordiamo di considerare sempre per i vostri ragazzi il dislivello totale da superare e la lunghezza totale del percorso
Il percorso outdoor è considerato in generale di tipo l’escursionistico (E) – vedi come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui – su sentieri per lo più tracciati CAI, con qualche costante dislivello.

Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
Non ci saranno passaggi esposti o pericolosi, ma la imprevedibilità del clima , situazioni inaspettate o cambiamenti recenti nel territorio potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto.

RIASSUNTO INFO PERCORSO

  • Lunghezza totale10 km circa complessivamente
  • Altitudine massima: 1378 m s.l.m. circa (vetta del Monte Lupone)
  • Altitudine minima: 850 m s.l.m. circa (Altopiano del Campo di Segni)
  • Dislivello totalecirca 550 m 
  • Tempo totale di escursione7 ore circa, soste comprese
  • Difficoltà percorso: media difficoltà
  • Scala difficoltà: in generale E (escursionistico)
  • Pendenza media: 12 %
  • Pendenza massima: 42 %

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle 08.30

  • Un unico appuntamento al parcheggio del Bar Harmony 2.0 Tavola Calda – Via Casilina 22 – Colleferro Scalo (RM). 
    Dall’uscita di Colleferro dell’A1 Roma – Napoli dirigersi per circa 2 chilometri in direzione Colleferro
    Se vuoi vedere dove clicca qui : https://maps.app.goo.gl/xkGYcGe4zatsLKrC9
    o vai alle coordinate 41.74408, 12.99942

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Sono da considerarsi come obbligatorie le scarpe da trekking ed una giacca impermeabile da tenere nello zaino. Si raccomanda un abbigliamento per outdoor adatto all’escursionismo, comodo e traspirante, adatto alle temperature di questi giorni che si abbassano notevolmente all’ombra.
L’abbigliamento dovrà essere preparato quindi in base alle condizioni meteo che vi consigliamo di verificare.

Oltre al pranzo al sacco, o da scaldare sul momento, non dimenticate gli snack energetici e/o la frutta secca, e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il periodo (almeno 1,5 litri di acqua) e il dislivello da superare. Possono risultare utili i bastoncini da escursionismo che ,agevoleranno lo sforzo e scaricheranno parte della eventuale stanchezza delle gambe, sulle spalle e le braccia. Non dimenticate di portare con voi sempre una fonte di luce indipendente (meglio se lampada da testa) qualora, per motivi non pianificati, si dovesse rientrare all’imbrunire.
Ovviamente obbligatorio sarà anche lo zaino, della dimensione giusta che possa contenere oltre il raccomandato anche l’abbigliamento che vorrete togliervi in caso di eccessiva sudorazione.

Regolatevi con le vostre precedenti esperienze di giornate in escursione in media montagna. Per questo consigliamo di portare anche un cappello, lo scaldacollo e dei guanti, che dovranno essere sempre con voi nello zaino. Se avete dubbi sulla vostra attrezzatura, chiedeteci consigli per mail o al cellulare indicati nella presente descrizione.

Inoltre, come sempre, in caso di tempo incerto, portate con voi anche indumenti di ricambio da lasciare in macchina.

E’ possibile che ci siano dei tratti fangosi quindi sono sempre consigliabili delle scarpe alte da trekking, e, magari un cambio di scarpe da lasciare alle macchine.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

Testi elaborati da TESORI DEL LAZIO © 2023 – Tutti i diritti riservati

Speleologia e Floating – la Grotta dell’Inferniglio e discesa lungo il fiume Aniene – Jenne (RM)

Grotta Inferniglio - Jenne RM - Foto A. Pesce

Pronti per una nuova, emozionante e fresca avventura tra la rigogliosa natura dei Simbruini?

Tesori del Lazio propone, per SABATO 24 GIUGNO 2023, una nuova uscita con doppia specialità, speleologia e floating o rafting naturale. Le attività sono aperte a quanti hanno già effettuato con noi uscite di avvicinamento alla speleologia e/o al canyoning, ma anche a neofiti, purché dotati di grande acquaticità, sicurezza in acqua, assenza della paura del buio e di luoghi chiusi e purché siano muniti di adeguata attrezzatura per affrontare lunghi periodi immersi in acque, dalle inaspettate temperature rigide.
Andremo, infatti, prima esplorando l’interno della Grotta dell’Inferniglio (speleologia), con i suoi lunghi e cristallini laghetti, e poi, lungo un percorso torrentistico (floating), con acque fredde anche nei mesi più caldi, affrontando i salti d’acqua, le tante cascatelle, le quiete vasche color smeraldo e le sinuose gole del corso del Fiume Aniene.  L’uscita doppia di speleologia e floating è certamente tra le più divertenti, acquatiche e inedite tra gli itinerari dei Monti Simbruini!

Un percorso doppio, speleologico e torrentistico di rafting naturale, aperto ad adulti e ragazzi, con le caratteristiche di cui sopra, per Sabato 24 Giugno pv che vi coinvolgerà e lascerà un indelebile ricordo, regalandovi freschi momenti, inaspettati per le torride temperature di questi giorni, senza l’ausilio di corde e imbraghi, ma pur sempre svolto con una ragionevole sicurezza.
Un percorso sicuramente diverso dai soliti ed, in generale, “facile” se lo affronterete con le dovute precauzioni e seguendo le nostre indicazioni.
Giornata adatta anche ai ragazzi ma solo se “allenati” ad attività del genere, che abbiano fatto le prime esperienze di speleologia e dotati di grande acquaticità..
Sabato 24 Giugno pv perdere l’escursione doppia con speleologia e torrentistica di rafting naturale (floating) con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Jenne (RM).

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2023 —

DESCRIZIONE

Siamo sotto l’abitato Jenne (RM), tra i Monti Simbruini, nell’Alta Valle dell’Aniene, e poco distanti da Comunacque, di Trevi nel Lazio (RM), a ridosso del Sentiero Coleman.
Partiremo con la nostra doppia avventura di speleologia e floating, non lontano dai ruderi della Mola Vecchia dove a mezza costa, a 512 m di altitudine, si apre l’ingresso della Grotta del’Inferniglio. Una risorgenza attiva, cioè una grotta con una sorgente perenne da 500 Lt/s considerata la più importante del Lazio.

La grotta conosciuta si sviluppa per quasi 1400 metri, in maniera sub-orizzontale, e presenta due distinti tratti: il primo percorribile generalmente, in base alle condizioni metereologiche e al periodo dell’anno, da speleologi con canottino o muta da sub, ed un secondo tratto percorribile solo da speleologi subacquei esperti, a causa della presenza di una decina di sifoni.

Una volta arrivati alla grotta, ci dovremo, quindi, equipaggiare con tutto il necessario: una fonte di luce indipendente (come una torcia o una lampada frontale), una muta, dei calzari, i guanti ed un caschetto per proteggere la testa. Questi elementi sono fondamentali per affrontare il percorso all’interno della grotta in condizioni di sicurezza. Metteremo così al sicuro gli oggetti elettronici sensibili all’umidità, e inizieremo la parte “speleologica” dell’escursione.

Una volta entrati nella grotta, vi troverete immersi in un mondo sotterraneo affascinante. Subito un primo freddo e trasparente laghetto vi accoglierà e le pareti della grotta saranno adornate da grandi e solitarie stalattiti che pendono dal soffitto e stalagmiti che si alzano dal pavimento. La luci delle torce risalteranno sulle formazioni rocciose e sull’acque ferme, creando giochi di luce e ombra suggestivi.

Mano a mano che avanzeremo nel percorso, vi troverete a percorrere lunghi e profondi laghetti anche nuotando all’interno della grotta. Questi laghetti possono avere una profondità di diversi metri, quindi è fondamentale essere in grado di nuotare e avere una buona resistenza in acqua. La muta vi aiuterà a mantenere una temperatura corporea adeguata, mentre i calzari e i guanti proteggeranno mani e piedi.

Continuando il percorso, supereremo il bivio per il primo sifone, che è una sezione allagata della grotta, e continueremo ad ammirare la bellezza delle formazioni rocciose sotterranee. Arriveremo alla fine del tratto percorribile senza esperienza subacquea per poi ritornare sui nostri passi fino a rivedere la calda luce del sole.

Una volta raggiunta l’uscita della grotta, l’avventura continua con un secondo percorso di discesa che faremo lungo il fiume Aniene.

Si tratta del cosiddetto floating o rafting naturale, ovvero, ci lasceremo trasportare dalla corrente del fiume. In questo punto, dovrete lasciare la vostra minima attrezzatura speleologica, ovvero la torcia, e mantenere la muta, i calzari, i guanti e il caschetto. Su richiesta potremmo fornire un giubbotto di salvataggio per affrontare con estrema sicurezza questa nuova fase dell’escursione. Sarete così trasportati, come una foglia, dalla corrente del fiume per circa 3 chilometri, godendo di un panorama mozzafiato lungo il tragitto e del fresco delle acque tra cascatelle, salti, scivoli, rapide ed una lussureggiante e variegata vegetazione ripariale. La corrente del fiume crea infatti spettacolari spruzzi d’acqua e rumori suggestivi, contribuendo a rendere l’esperienza ancora più coinvolgente

Durante questa parte dell’escursione, potrai ammirare la bellezza naturale delle gole del fiume Aniene e dei Monti Simbruini circostanti e godere di un‘esperienza di rafting del tutto naturale.

Ridiscendendo l’Aniene, sceglieremo, in base all’orario ed altri fattori contingenti, un luogo adatto dove fare un temporaneo campo per il bivacco del pranzo dove avremo una rilassante breve pausa pranzo al fresco della boscaglia e con il rumore dell’acqua per poi continuare scendendo velocemente verso la via del ritorno, continuando a farsi trasportare dalle acque tra cascatelle, salti e tuffi fino a poco distante dal luogo dove abbiamo lasciato le auto la mattina.

L’escursione terminerà in un punto predeterminato lungo il fiume, dove verrai accompagnato a terra in sicurezza.

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può infine subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire dei forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause oltre alla numerosità e la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, è da considerare anche l’eventuale presenza di altri gruppi di speleologi o torrentisti, non preventivabile, che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO

Il percorso duplice non presenta alcun problema di orientamento, proprio per l’obiettivo da conseguire (percorrere una grotta lineare e sub-orizontale e ridiscendere il fiume).
È una giornata accessibile a tutti, ragazzi compresi, purché abbiano mostrato interesse e resistenza verso le attività acquatiche di questo tipo, sicurezza in acqua, assenza della paura del buio e di luoghi chiusi.

Per questo itinerario tutti devono avere una buona acquaticità e devono saper nuotare
Giornata quindi aperta anche ai neofiti ma anche, ovviamente, a quanti hanno già effettuato con noi uscite di avvicinamento al canyoning o alla speleologia o già fatto esperienze di canyoning e/o speleologia con altre associazioni.
Il secondo percorso è una continua ricerca del percorso migliore nel ridiscendere il fiume. La mancanza di un sentiero vero e proprio e l’umidità dei luoghi, rendono l’itinerarioin questo periodonella scala delle difficoltà Facile (F) a Poco Difficile (PD) per la progressione in corrente debole o inesistente, con salti semplici che non superano i 2 metri, nuotate non più lunghe di 10 m in acque calme o con corrente debole e scivoli corti (max 6 m) o in leggera pendenza.
Puoi vedere come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui –
Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
Non ci saranno comunque passaggi esposti o pericolosi, senza le dovute predisposizioni per la sicurezza, ma la imprevedibilità del clima potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto. Si avranno passaggi, in entrambi i percorsi, dove potrebbe risultare più agevole aiutarsi con le mani sulle rocce, e ci saranno passaggi, con il fondo fangoso e a volte scivoloso, ma ciò non vi deve impensierire. Tutto sarà in assoluta sicurezza. Godetevi questa giornata! Non bisogna avere particolari doti fisiche.

RIASSUNTO INFO PERCORSO

  • Dislivello itinerario: 50 metri circa
  • Tempo totale di visita/escursione massimo: 4h/5h circa, soste escluse 
  • Lunghezza itinerario nella grotta: meno di 500 metri e l’itinerario di floating circa 3 km, dai ruderi della Mola – quindi escluso l’itinerario di avvicinamento
  • Difficoltà percorso: in generale poco difficile – con brevi e facili passaggi su roccia con vasche da nuotare e guadi 
  • Scala difficoltà: F (Facile) / PD (Poco Difficile)
  • Numero calate0 (zero)

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle 08.45

  • Un unico appuntamento al parcheggio lungo la SS 5 Via Tiburtina Valeria, 550 metri dopo l’uscita “Vicovaro – Mandela” dell’A24, Roma – L’Aquila, direzione Subiaco, poco dopo la casa cantoniera ANAS, di fronte al Bar Tabacchi King.
    Se vuoi vedere dove clicca su: https://goo.gl/maps/u7U3iYBXaoAZpSW57 o vai alle coordinate 42.017357, 12.923199

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Tra i materiali indispensabili ci sono i calzari di neoprene da 2 a 5mm (da indossare al posto dei calzettoni) e la muta (da 3 a 5 mm) che devono garantire la stabilità termica di chi li indossa e poi c’è il caschetto e la torcia per l’esplorazione della grotta.

Si raccomanda in generale come obbligatoria anche una sacca stagna dove, a seconda della grandezza potrete riporre anche il vostro abbigliamento per outdoor, comodo e traspirante, e dove potrete portare con voi quanto occorre per la giornata in acqua. Non dimenticate il pranzo “al sacco” e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il pranzo nel periodo primaverile (almeno 1,5 litri di acqua). Considerate che usciremo dalla forra non lontano dalla macchina quindi al posto del pranzo che potreste lasciare in auto basterà portare degli snack energetici.

Sono obbligatorie le scarpe da trekking o canyoning, che potrete bagnare, o al loro posto potrete indossare le scarpe da running o sneakers o da ginnastica, solo se con suola fortemente scolpita (non liscia come superga, converse, etc.) insomma scarpe che potete bagnare tutto il giorno senza rimpianti e che non vi facciano scivolare! (NO scarpe da scoglio! – ma anche NO calzari in neoprene con suola morbida o non scolpita!)

Più adatte, ovviamente dopo quelle specifiche per il torrentismo, saranno le scarpe da trekking (basse o alte che siano) che non hanno problemi ad essere bagnate completamente (si raccomanda di non utilizzare scarpe da trekking “ferme” nelle proprie scatole per più di 1 anno – le colle potrebbero incrudirsi e riportare spiacevoli inconvenienti). 

Non obbligatori ma utili sono i guanti in neoprene leggeri (2-3 mm) o comunque guanti o mezziguanti che potrete bagnare ed eventualmente protezioni rigide in ABS per ginocchia (tipo da rollerblade).

Portate con voi, comunque, un asciugamano nella piccola sacca stagna perché potrà risultare utile.

Non sottovalutate gli ambienti umidi dei luoghi che frequenteremo e nemmeno il caldo al sole tardo primaverile. Durante l’itinerario potremmo trovarci fermi sotto il sole o all’ombra della stretta forra, anche bagnati, in attesa di scendere in acqua tra le rocce ripide e scoscese.

Consigliato fortemente (obbligatorioun costume sotto la muta ed una t-shirt (solo se portate con voi la sacca stagna).

La presenza di acqua nella grotta e nella discesa del fiume costringe all’uso obbligatorio di una muta. Poiché ci bagneremo sicuramente tuffandoci e nuotando nelle grandi pozze cristalline o ridiscendendo le lunghe cascatelle, potreste indossare un top in neoprene (da 1,5 mm/2 mm) o delle t-shirt termiche da surf da aggiungere indossandole sotto alle mute complete da 5 mm. Se non freddolosi potreste indossare sempre in aggiunta alle t-shirt termiche da surf delle mute shorty.

Le mute sono anche disponibili in noleggio sanificate in diversi diving di Roma ad un prezzo ragionevole.

Portate con voi il vostro casco!

Inoltre, come sempre, portate con voi anche indumenti di ricambio completi da lasciare in macchina. Non dimenticate un paio di scarpe asciutte per il rientro in macchina qualora quelle da trekking fossero l’unico paio portato nella giornata. Inoltre lasciate in macchina una o più sacchetti di plastica dove mettere indumenti e scarpe bagnate al rientro.

ATTENZIONE: Se volete portare con voi il cellulare (per le foto), la macchina fotografica o altri oggetti sensibili all’umidità portate con voi una custodia impermeabile per proteggerli dall’acqua, ma considerate anche gli eventuali urti a cui potrebbe essere sottoposti durante le discese.

E’ prevista una sosta lungo il percorso di andata per la colazione, una per il pranzo al sacco ed una, a fine escursione per il terzo tempo, prima di riprendere la strada verso casa.

ATTENZIONE: gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti dell’equipaggiamento sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa! Il casco di sicurezza potrà essere fornito da noi per le persone sprovviste di proprio, purché lo abbiano precedentemente segnalato. Il numero di posti disponibili è fondamentalmente legato alla disponibilità di Tesori del Lazio a mettere in condivisione caschi e imbragature. Se avete il vostro materiale il numero di partecipanti potrà aumentare, ma non supereremo mai un numero considerato da noi accettabile ai fini della sicurezza.

COSA SERVE – IMPORTANTE

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

  • se non ha ricevuto preventiva comunicazione di conferma e accettazione dell’iscrizione via email o whatsapp, o con sms o tramite altro mezzo di comunicazione esclusa la conferma verbale;
  • se sprovvisto di quanto indicato come obbligatorio dagli organizzatori;

ATTENZIONE: In generale gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti di quanto sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

Testi elaborati da TESORI DEL LAZIO © 2023 – Tutti i diritti riservati

Canyoning lungo il Rio del Merro – Saracinesco (RM)

Pronti per una nuova e fresca avventura tra la rigogliosa natura della Valle dell’Aniene?

Tesori del Lazio propone, per SABATO 10 GIUGNO 2023, una nuova uscita di canyoning, aperta a quanti hanno già effettuato con noi uscite di avvicinamento al canyoning o già fatto esperienze di canyoning con altre associazioni. Un lungo e avventuroso percorso torrentistico alle spalle dei Monti Ruffi, discendendo il corso del Rio del Merro e affrontando le tante cascate e cascatelle e le numerose vasche tra concrezioni travertinose.

Un percorso torrentistico (o canyoning) aperto ad adulti e ragazzi, con le caratteristiche di cui sopra, per Sabato 10 Giugno pv che si svolgerà discendendo il corso del Rio del Merro tra calcare marnoso, rocce travertinose, muschi, felci e le numerose vasche cristalline. Affronteremo così cascate e cascatelle, lungo una indisturbata e nascosta valletta, ricca d’acqua fino alla tarda primavera, ridiscendendo alcuni tratti anche con l’ausilio di corde e imbraghi in totale sicurezza.
Un percorso diverso dai soliti di montagna, forse più “avventuroso”, ma sicuramente divertente ed, in generale, facile se lo affronterete con le dovute precauzioni e seguendo le nostre indicazioni.
Giornata adatta anche ai ragazzi ma solo se “allenati” ad attività del genere, che abbiano fatto esperienze di canyoning e dotati di grande acquaticità..
Sabato 10 Giugno pv perdere l’escursione torrentistica con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Saracinesco (RM)

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2023 —

DESCRIZIONE

Siamo nella Valle dell’Aniene, ricca di acque e dalla natura ancora selvaggia e rigogliosa, e alle spalle dei Monti Ruffi. Poco sotto il centro medievale di Saracinesco (RM), il cui nome ricorda le scorribande dei saraceni della fine del IX secolo, attraverso una sterrata, raggiungeremo il greto del torrente. Qui poco prima di entrare nel torrente si potrà fare il cambio di abbigliamento, indossando le mute, i caschi, le imbragature e le restanti attrezzature, e mettendo al sicuro gli oggetti elettronici sensibili all’umidità, e iniziare poco dopo la parte “anfibia” dell’escursione costeggiando il torrente.
La forra propone subito un gran numero di piccole verticali da affrontare con le corde o in disarrampicata. Il fosso diventa così ripido e lussureggiante, tra tanti balzi rocciosi, e l’acqua che si alterna tra tante consecutive cascate, cascatelle e larghe pozze d’acqua cristallina. Si inizia così il canyoning lungo il Rio del Merro!
Durante la discesa, se necessario, vi aiuteremo fissando corde ad ancoraggi sicuri nei punti più acrobatici, rendendo la discesa estremamente sicura e assistendovi, uno ad uno, nei passaggi chiave, facendovi utilizzare le tecniche di discesa su corda e l’uso del discensore, le disarrampicate, i toboga (veri e propri scivoli naturali di roccia) e i salti nelle pozzevasche e marmitte d’acqua cristallina, che incontreremo.
Ridiscendendo tutta la parte più torrentistica del Rio del Merro, sceglieremo, in base all’orario ed altri fattori contingenti, un luogo adatto dove fare un temporaneo campo per il bivacco del pranzo dove avremo una rilassante pausa pranzo al fresco della boscaglia e con il rumore dell’acqua per poi continuare scendendo velocemente verso la via del ritorno, continuando la discesa tra salti, tuffi e discese con corda fino a poco distante dal luogo dove abbiamo lasciato le auto navetta la mattina, e non lontano dal paese di Sambuci (RM).

Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può infine subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire dei forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause oltre alla numerosità e la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, è da considerare anche l’eventuale presenza di altri gruppi di torrentisti, non preventivabile, che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO

Il percorso di canyoning non presenta alcun problema di orientamento, proprio per l’obiettivo da conseguire (ridiscendere il torrente).
È una giornata accessibile a tutti, ragazzi compresi, purché abbiano mostrato interesse e resistenza verso le attività acquatiche di questo tipo e con indispensabile precedenti esperienze per le attività con la corda, e con assenza di vertigini e di timore delle altezze.

Per questo itinerario tutti devono avere una buona acquaticità, devono saper nuotare e devono avere già esperienza per le attività con la corda
Giornata quindi aperta a quanti hanno già effettuato con noi uscite di avvicinamento al canyoning o già fatto esperienze di canyoning con altre associazioni.
Il percorso è una continua ricerca del percorso migliore nel ridiscendere il torrente.

La mancanza di un sentiero vero e proprio nel canyoning proposto e l’umidità dei luoghi, nonché l’utilizzo delle corde, rendono l’itinerarioin questo periodonella scala delle difficoltà di tipo Poco Difficile (PD) con brevi elementi di tipo Abbastanza Difficile (AD): ovvero saremo in presenza di calate con corda monotiro con accesso ed esecuzione facili e/o inferiori ai 30 m, separate da terrazzini che consentano il raggruppamento, con passaggi di arrampicata/disarrampicata (arrampicate in discesa) facili e non esposti, progressione in corrente molto debole o inesistente, con salti semplici da 3 a 5 metri, con l’acqua delle cascate che non può disturbare le calate, nuotate non più lunghe di 10 m in acque calme o con corrente minima e scivoli max 15 m o con pendenza media.
Puoi vedere come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui –
Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
Non ci saranno comunque passaggi esposti o pericolosi, senza le dovute predisposizioni per la sicurezza, ma la imprevedibilità del clima potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto. Questa forra è classificata in questo periodo dell’anno di tipo a rischio medio: ovvero il torrente non sembra andare in piena facilmente in questo periodo dell’anno.

Si avranno passaggi, oltre a quelli con corda e discensore, dove potrebbe risultare più agevole aiutarsi con le mani sulle rocce, e ci saranno alcuni guadi, con il fondo del torrente a volte scivoloso, ma ciò non vi deve impensierire. Tutto sarà in assoluta sicurezza. Godetevi questa giornata! Non bisogna avere particolari doti fisiche.

RIASSUNTO INFO PERCORSO CANYONING RIO DEL MERRO

  • Dislivello itinerario: 360 metri circa
  • Tempo totale di visita/escursione massimo: 5h/6h circa, soste escluse 
  • Lunghezza itinerario nella forra: 1,5 km, escluso l’itinerario di avvicinamento
  • Difficoltà percorso: in generale poco difficile – con, brevi e facili passaggi su roccia con corda, vasche da nuotare, toboga e guadi a abbastanza difficile – con verticali con portata debole  e presenza di calate aventi accesso inferiore ai 30 m e eventuali concatenamenti di calate in parete con soste confortevoli, immersioni in vasche prolungate o con corrente media e salti semplici fino a 8 m
  • Scala difficoltà: PD (Poco Difficile) / AD (Abbastanza Difficile)
  • Numero calate21 di cui la massima è di 18 metri

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle 09.00

  • Un unico appuntamento al parcheggio lungo la SS 5 Via Tiburtina Valeria, 550 metri dopo l’uscita “Vicovaro – Mandela” dell’A24, Roma – L’Aquila, direzione Subiaco, poco dopo la casa cantoniera ANAS, di fronte al Bar Tabacchi King.
    Se vuoi vedere dove clicca su: https://goo.gl/maps/u7U3iYBXaoAZpSW57 o vai alle coordinate 42.017357, 12.923199

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE PER IL CANYONING LUNGO IL RIO DEL MERRO

Tra i materiali indispensabili ci sono i calzari di neoprene da 2 a 5mm (da indossare al posto dei calzettoni) e la muta (da 3 a 5 mm) che devono garantire la stabilità termica di chi li indossa. Poi c’è il cascol’imbragatura, un discensore (otto) e un moschettone con ghiera . Una longe è considerata un elemento necessario ma non indispensabile.

Si raccomanda in generale come obbligatoria anche una sacca stagna dove, a seconda della grandezza potrete riporre anche il vostro abbigliamento per outdoor, comodo e traspirante, e dove potrete portare con voi quanto occorre per la giornata in acqua. Non dimenticate il pranzo “al sacco” e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il pranzo nel periodo primaverile (almeno 1,5 litri di acqua). Considerate che usciremo dalla forra non lontano dalla macchina quindi al posto del pranzo che potreste lasciare in auto basterà portare degli snack energetici.

Sono obbligatorie le scarpe da trekking o canyoning, che potrete bagnare, o al loro posto potrete indossare le scarpe da running o sneakers o da ginnastica, solo se con suola fortemente scolpita (non liscia come superga, converse, etc.) insomma scarpe che potete bagnare tutto il giorno senza rimpianti e che non vi facciano scivolare! (NO scarpe da scoglio! – ma anche NO calzari in neoprene con suola morbida o non scolpita!)

Più adatte, ovviamente dopo quelle specifiche per il torrentismo, saranno le scarpe da trekking (basse o alte che siano) che non hanno problemi ad essere bagnate completamente (si raccomanda di non utilizzare scarpe da trekking “ferme” nelle proprie scatole per più di 1 anno – le colle potrebbero incrudirsi e riportare spiacevoli inconvenienti). 

Non obbligatori ma utili sono i guanti in neoprene leggeri (2-3 mm) o comunque guanti o mezziguanti che potrete bagnare ed eventualmente protezioni rigide in ABS per ginocchia (tipo da rollerblade).

Portate con voi, comunque, un asciugamano nella piccola sacca stagna perché potrà risultare utile.

Non sottovalutate gli ambienti umidi dei luoghi che frequenteremo e nemmeno il caldo al sole tardo primaverile. Durante l’itinerario potremmo trovarci fermi sotto il sole o all’ombra della stretta forra, anche bagnati, in attesa di scendere in acqua tra le rocce ripide e scoscese.

Consigliato fortemente (obbligatorioun costume sotto la muta ed una t-shirt (solo se portate con voi la sacca stagna).

La presenza di acqua nella forra costringe all’uso obbligatorio di una muta. Poiché ci bagneremo sicuramente tuffandoci e nuotando nelle grandi pozze cristalline o ridiscendendo le lunghe cascatelle, potreste indossare un top in neoprene (da 1,5 mm/2 mm) o delle t-shirt termiche da surf da aggiungere indossandole sotto alle mute complete da 5 mm. Se non freddolosi potreste indossare sempre in aggiunta alle t-shirt termiche da surf delle mute shorty.

Le mute sono anche disponibili in noleggio sanificate in diversi diving di Roma ad un prezzo ragionevole.

Potrete provare l’emozione di scivolare nelle pozze con casco e muta e, se l’avete, portate con voi anche il vostro imbrago (speleo o anche per arrampicata) e il vostro casco!

Inoltre, come sempre, portate con voi anche indumenti di ricambio completi da lasciare in macchina. Non dimenticate un paio di scarpe asciutte per il rientro in macchina qualora quelle da trekking fossero l’unico paio portato nella giornata. Inoltre lasciate in macchina una o più sacchetti di plastica dove mettere indumenti e scarpe bagnate al rientro.

ATTENZIONE: Se volete portare con voi il cellulare (per le foto), la macchina fotografica o altri oggetti sensibili all’umidità portate con voi una custodia impermeabile per proteggerli dall’acqua, ma considerate anche gli eventuali urti a cui potrebbe essere sottoposti durante le discese.

E’ prevista una sosta lungo il percorso di andata per la colazione, una per il pranzo al sacco ed una, a fine escursione per il terzo tempo, prima di riprendere la strada verso casa.

ATTENZIONE: gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti dell’equipaggiamento sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa! Il casco di sicurezza, l’imbragatura, il discensore, la longe e un paio di moschettoni potranno essere forniti da noi per le persone sprovviste di proprio, purché lo abbiano precedentemente segnalato. Il numero di posti disponibili è fondamentalmente legato alla disponibilità di Tesori del Lazio a mettere in condivisione caschi e imbragature. Se avete il vostro materiale il numero di partecipanti potrà aumentare, ma non supereremo mai un numero considerato da noi accettabile ai fini della sicurezza.

COSA SERVE – IMPORTANTE

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

  • se non ha ricevuto preventiva comunicazione di conferma e accettazione dell’iscrizione via email o whatsapp, o con sms o tramite altro mezzo di comunicazione esclusa la conferma verbale;
  • se sprovvisto di quanto indicato come obbligatorio dagli organizzatori;

ATTENZIONE: In generale gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti di quanto sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

Testi elaborati da TESORI DEL LAZIO © 2023 – Tutti i diritti riservati

Canyoning lungo il Rio Ponze di Anticoli Corrado (RM)

Una nuova avventura tra la selvaggia natura alle porte di Roma!

Tesori del Lazio propone, per SABATO 27 MAGGIO 2023, un’uscita di canyoning, aperta a quanti hanno già effettuato con noi uscite di avvicinamento al canyoning o già fatto esperienze di canyoning con altre associazioni. Un’uscita in una tra le forre più verdi, e dalla natura più lussureggiante, del Lazio, con salti, cascatelle e giochi di travertino, sempre immersi tra felci e muschi, tanto che a volte l’itinerario è associato, per l’aspetto, alla Villa D’Este di Tivoli (RM):  è il Rio Ponze di Anticoli Corrado.

Un percorso torrentistico (o canyoning) aperto ad adulti e ragazzi, con le caratteristiche di cui sopra, che si svolgerà discendendo il corso del Rio Ponze tra splendide erosioni e marmitte che formano larghe vaschecascatecascatellebalzi travertinosi, scivoli e toboga, lungo una valletta non troppo incassata che presenta solitamente l’acqua. Ridiscenderemo il corso del rio anche con l’ausilio di corde e imbraghi in totale sicurezza.
Un percorso diverso dai soliti di montagna, forse più “avventuroso”, ma sicuramente divertente ed, in generale, facile se lo affronterete con le dovute precauzioni e seguendo le nostre indicazioni.
Giornata adatta anche ai ragazzi ma solo se “allenati” ad attività del genere, che abbiano fatto esperienze di canyoning e dotati di acquaticità.

Sabato 27 Maggio pv non perdere l’escursione torrentistica con Tesori del Lazio che si svolgerà per lo più nei territori di Anticoli Corrado (RM)

— OUTDOOR TESORI DEL LAZIO 2023 —

DESCRIZIONE

Siamo non lontano da Anticoli Corrado (RM), sulle pendici dei Monti Ruffi, non lontano dalla sottostante Valle dell’Aniene. Lasciata la macchina su una sterrata, senza fare il consueto rito della “navetta”, procederemo sulla stessa, per almeno una mezz’oretta, in costante salita dentro al bosco, fino ad uscirne dopo un tornante e percorrere un sentiero che ci porta nei pressi del greto del torrente. Qui, poco prima di entrare nel torrente, se non lo si è già fatto al parcheggio, si potrà fare il cambio di abbigliamento, indossando le mute e le attrezzature, e mettendo al sicuro gli oggetti elettronici sensibili all’umidità, e iniziare poco dopo la parte “wet” dell’escursione.
Il torrente scende subito con un primo salto di 6 metri dove è necessario indossare completamente la muta, il casco e l’imbragatura. Prosegue poi con una discesa su cascatella di 18 metri e con una successiva sequenza molto fitta di salti e pozze, che rende energizzante la giornata, fino ad arrivare nei pressi delle auto.
Durante la discesa, se necessario, vi aiuteremo fissando corde ad ancoraggi sicuri nei punti più acrobatici, rendendo la discesa estremamente sicura e assistendovi, uno ad uno, nei passaggi chiave, facendovi provare le discese su corda, i toboga (veri e propri scivoli naturali di roccia) e, se possibile, i salti nelle pozze.
Ridiscendendo tutta la parte più torrentistica dell’affluente dell’Aniene, sceglieremo, in base all’orario ed altri fattori contingenti, un luogo adatto dove fare un bivacco del pranzo dove avremo una rilassante pausa pranzo al fresco della boscaglia e con il rumore dell’acqua per poi continuare velocemente la via del ritorno, ritornando in brevissimo tempo nel luogo dove abbiamo lasciato le auto.
Il programma può subire annullamenti o variazioni a causa di avverse condizioni atmosferiche ed è quindi utile tenere d’occhio il meteo nelle ore precedenti, contattandoci in caso di dubbi.
Il programma dell’uscita può infine subire modifiche, nei percorsi o nei luoghi, anche per ragioni non prevedibili che dovessero presentarsi al momento stesso della escursione (come improvvisa inaccessibilità dei luoghi, valutazione locale differente da quella su scala regionale/di settore precedente, meteo avverso, manifestazioni, eventi, ecc) e/o a insindacabile giudizio degli accompagnatori che valutano la sicurezza dei luoghi e la capacità dei partecipanti.
I tempi previsti totali di percorrenza, indicati di seguito, potrebbero subire dei forti rallentamenti per diversi motivi. Tra le varie cause oltre alla numerosità e la possibile mancata omogeneità del gruppo stesso, è da considerare anche l’eventuale presenza di altri gruppi di torrentisti, non preventivabile, che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

DIFFICOLTÀ DEL PERCORSO

Il percorso di canyoning non presenta alcun problema di orientamento, proprio per l’obiettivo da conseguire (ridiscendere il torrente).
È una giornata accessibile a tutti, ragazzi compresi, purché abbiano mostrato interesse e resistenza verso le attività acquatiche di questo tipo e con indispensabile precedenti esperienze per le attività con la corda, e con assenza di vertigini e di timore delle altezze.

Per questo itinerario tutti devono avere una buona acquaticità, e devono avere già esperienza per le attività con la corda
Giornata quindi aperta a quanti hanno già effettuato con noi uscite di avvicinamento al canyoning o già fatto esperienze di canyoning con altre associazioni.
Il percorso è una continua ricerca del percorso migliore nel ridiscendere il torrente.

La mancanza di un sentiero vero e proprio nel canyoning proposto e l’umidità dei luoghi, nonché l’utilizzo delle corde, rendono l’itinerarioin questo periodonella scala delle difficoltà di tipo Poco Difficile (PD): ovvero saremo in presenza di calate con corda con accesso ed esecuzione intorno ai 30 m, separate da terrazzini che consentano il raggruppamento, con passaggi di arrampicata/disarrampicata (arrampicate in discesa) facili e non esposti, progressione in corrente debole o inesistente, con salti semplici da 3 a 5 metri e scivoli lunghi o con pendenza media.
Puoi vedere come leggere le scale della difficoltà degli itinerari cliccando qui –
Di volta in volta, direttamente sul posto, verranno valutate le condizioni ambientali/meteorologiche per proseguire l’escursione in completa sicurezza.
Non ci saranno comunque passaggi esposti o pericolosi, senza le dovute predisposizioni per la sicurezza, ma la imprevedibilità del clima potrebbe far decidere sul momento eventuali deviazioni o itinerari alternativi, rispetto a quello descritto. Questa forra è classificata in questo periodo dell’anno di tipo a rischio medio-basso: ovvero il torrente non sembra andare in piena facilmente in questo periodo dell’anno.

Si avranno passaggi, oltre a quelli con corda e discensore, dove potrebbe risultare più agevole aiutarsi con le mani sulle rocce, e ci saranno alcuni guadi, con il fondo del torrente a volte scivoloso, ma ciò non vi deve impensierire. Tutto sarà in assoluta sicurezza. Godetevi questa giornata! Non bisogna avere particolari doti fisiche.

RIASSUNTO INFO PERCORSO

  • Dislivello itinerario: 150 metri circa
  • Tempo totale di visita/escursione massimo: 4h/5h circa, soste escluse 
  • Lunghezza itinerario nella forra:   200 metri, escluso l’itinerario di avvicinamento
  • Difficoltà percorso: poco difficile – con verticali e presenza di calate superiori ai 25 metri con corda, vasche da nuotare, toboga e guadi.
  • Scala difficoltà: PD (Poco Difficile)
  • Numero calate10 di cui la massima è di 32 metri

APPUNTAMENTI

Unico appuntamento alle 09.00

  • Un unico appuntamento al parcheggio lungo la SS 5 Via Tiburtina Valeria, 550 metri dopo l’uscita “Vicovaro – Mandela” dell’A24, Roma – L’Aquila, direzione Subiaco, poco dopo la casa cantoniera ANAS, di fronte al Bar Tabacchi King.
    Se vuoi vedere dove clicca su: https://goo.gl/maps/u7U3iYBXaoAZpSW57 o vai alle coordinate 42.017357, 12.923199

Eventuali appuntamenti non previsti dal programma saranno valutati e concordati direttamente con i partecipanti che ne avranno fatta richiesta.

IMPORTANTEGli appuntamenti sono esclusivi per quanti ci comunicheranno precedentemente l’adesione all’evento ed il luogo di appuntamento preferito. Non aspetteremo chi non ha confermato la partecipazione e rilasciato un numero di cellulare per eventuali contatti.

COSA SERVE

Tra i materiali indispensabili ci sono i calzari di neoprene da 2 a 5mm (da indossare al posto dei calzettoni) e la muta (da 3 a 5 mm) che devono garantire la stabilità termica di chi li indossa. Poi c’è il casco e l’imbragatura un discensore (otto). Una longe è considerata un elemento necessario ma non indispensabile.

Si raccomanda in generale come obbligatoria anche una sacca stagna dove, a seconda della grandezza potrete riporre anche il vostro abbigliamento per outdoor, comodo e traspirante, e dove potrete portare con voi quanto occorre per la giornata in acqua. Non dimenticate il pranzo “al sacco” e ricordate di avere con voi una giusta dose di liquidi per il pranzo nel periodo primaverile (almeno 1,5 litri di acqua). Considerate che usciremo dalla forra non lontano dalla macchina quindi al posto del pranzo che potreste lasciare in auto basterà portare degli snack energetici.

Sono obbligatorie le scarpe da trekking o canyoning, che potrete bagnare, o al loro posto potrete indossare le scarpe da running o sneakers o da ginnastica, solo se con suola fortemente scolpita (non liscia come superga, converse, etc.) insomma scarpe che potete bagnare tutto il giorno senza rimpianti e che non vi facciano scivolare! (NO scarpe da scoglio! – ma anche NO calzari in neoprene con suola morbida o non scolpita!)

Più adatte, ovviamente dopo quelle specifiche per il torrentismo, saranno le scarpe da trekking (basse o alte che siano) che non hanno problemi ad essere bagnate completamente (si raccomanda di non utilizzare scarpe da trekking “ferme” nelle proprie scatole per più di 1 anno – le colle potrebbero incrudirsi e riportare spiacevoli inconvenienti). 

Non obbligatori ma utili sono i guanti in neoprene leggeri (2-3 mm) o comunque guanti o mezziguanti che potrete bagnare ed eventualmente protezioni rigide in ABS per ginocchia (tipo da rollerblade).

Portate con voi, comunque, un asciugamano nella piccola sacca stagna perché potrà risultare utile.

Non sottovalutate gli ambienti umidi dei luoghi che frequenteremo e nemmeno il caldo al sole primaverile. Durante l’itinerario potremmo trovarci fermi sotto il sole o all’ombra della stretta forra, anche bagnati, in attesa di scendere in acqua tra le rocce ripide e scoscese.

Consigliato fortemente (obbligatorioun costume sotto la muta ed una t-shirt (solo se portate con voi la sacca stagna).

La presenza di acqua nella forra costringe all’uso obbligatorio di una muta. Poiché ci bagneremo sicuramente tuffandoci nelle pozze o ridiscendendo le lunghe cascatelle, potreste indossare un top in neoprene (da 1,5 mm/2 mm) o delle t-shirt termiche da surf da aggiungere alle mute complete da 5 mm. Se non freddolosi potreste indossare sempre in aggiunta alle t-shirt termiche da surf delle mute shorty.

Le mute sono anche disponibili in noleggio sanificate in diversi diving di Roma ad un prezzo ragionevole.

Potrete provare l’emozione di scivolare nelle pozze con casco e muta e, se l’avete, portate con voi anche il vostro imbrago (speleo o anche per arrampicata) e il vostro casco!

Inoltre, come sempre, portate con voi anche indumenti di ricambio completi da lasciare in macchina. Non dimenticate un paio di scarpe asciutte per il rientro in macchina qualora quelle da trekking fossero l’unico paio portato nella giornata. Inoltre lasciate in macchina una o più sacchetti di plastica dove mettere indumenti e scarpe bagnate al rientro.

ATTENZIONE: Se volete portare con voi il cellulare (per le foto), la macchina fotografica o altri oggetti sensibili all’umidità portate con voi una custodia impermeabile per proteggerli dall’acqua, ma considerate anche gli eventuali urti a cui potrebbe essere sottoposti durante le discese.

E’ prevista una sosta lungo il percorso di andata per la colazione, una per il pranzo al sacco ed una, a fine escursione per il terzo tempo, prima di riprendere la strada verso casa.

ATTENZIONE: gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti dell’equipaggiamento sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa! Il casco di sicurezza, l’imbragatura, il discensore, la longe e un paio di moschettoni potranno essere forniti da noi per le persone sprovviste di proprio, purché lo abbiano precedentemente segnalato. Il numero di posti disponibili è fondamentalmente legato alla disponibilità di Tesori del Lazio a mettere in condivisione caschi e imbragature. Se avete il vostro materiale il numero di partecipanti potrà aumentare, ma non supereremo mai un numero considerato da noi accettabile ai fini della sicurezza.

COSA SERVE – IMPORTANTE

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

  • se non ha ricevuto preventiva comunicazione di conferma e accettazione dell’iscrizione via email o whatsapp, o con sms o tramite altro mezzo di comunicazione esclusa la conferma verbale;
  • se sprovvisto di quanto indicato come obbligatorio dagli organizzatori;

ATTENZIONE: In generale gli iscritti all’escursione che risulteranno sprovvisti di quanto sopra elencato saranno esclusi dal partecipare all’escursione stessa.

INFORMAZIONI

Resp.li dell’organizzazione di questo outdoor: Gianni Garofoli (339 1925557) e Massimo Pesci (335 5292284)

Per qualsiasi informazione, chiarimenti e/o prenotazioni scrivere a tesoridellazio@gmail.com o chiamare Gianni Garofoli (339 1925557) o Massimo Pesci (335 5292284)

IMPORTANTE

Altre informazioni generali su prenotazioni, chi può partecipare, etc le troverete al link https://goo.gl/r4qT2F
Accettando di partecipare all’escursione si dichiara di conoscere ed accettate le regole riportate nel VADEMECUM Outdoor nella sua ultima edizione.

Grazie a tutti!

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