Guarcino (FR) – La meridiana di Piazza San Nicola
Guarcino (FR) - La meridiana di Piazza San Nicola
La meridiana di piazza San Nicola a Guarcino è stata “restaurata” in tempi recenti. E’ l’unica meridiana-lemniscata singola (cioè senza linea meridiana delle ore 12 vere locali) della provincia di Frosinone e forse del Centro Italia.
In un censimento come quello della provincia di Frosinone, così povero di orologi solari rispetto alle province del Nord Italia, è davvero curioso notare che ci sono due quadranti che mostrano uno la singola linea meridiana (a Filettino) e l’altro la singola lemniscata del tempo medio (questa di Guarcino).
Essa stabilisce anche l’importanza, agli inizi del XX secolo, di poter leggere l’ora media del fuso anche per mezzo dell’ombra proiettata da uno gnomone.
Cioè attraverso i metodi che erano tanto familiari ai nostri bisnonni. Un monumento culturale e artistico molto particolare ed importanti, quindi, che forse meritava una maggiore attenzione per un restauro più accurato.
Sul retro della meridiana si legge la seguente dicitura:
"SUONO DELL’AVE MARIA TEMPO MEDIO ASTRONOMICO ORE E QUARTI" e subito sotto è riportata una tabella, forse unica in Italia, dell’ora in cui suonava l’Ave Maria rispetto ad alcuni giorni di ciascun mese in cui si avvertivano i cambiamenti orari più significativi.
La tabella posta dietro l’orologio è facilmente comprensibile.
Per esempio, il 1 gennaio il suono dell’Ave Maria viene prodotto alle 5 e 2 quarti del pomeriggio dell’ora del tempo solare locale.
Il 20 marzo (equinozio) alle 6 e 3 quarti di pomeriggio e il 24 maggio alle 8 di sera.
Ciò indica che l’intento principale del costruttore era proprio quello di voler offrire ai cittadini e ai frequentatori della piazza l’ora media del tempo del fuso.
Poteva essere il tempo medio di Roma, riferito al meridiano passante per l’osservatorio astronomico del Collegio Romano, come nel caso della meridiana di Angelo Secchi nella piazza di Alatri; oppure poteva trattarsi del tempo medio del meridiano passante per l’osservatorio astronomico di Roma Monte Mario.
Nel restauro non è stato toccato, per fortuna, il bellissimo gnomone formato da una piastra forata al centro e a forma di stella a otto punte (l’ottava è sostituita dal braccio dello gnomone).
Come di regola, la piastra è leggermente inclinata rispetto all’orizzonte in modo che sul muro venga riprodotta una immagine di luce realisticamente circolare del foro gnomonico.
Articolo e Fotografie liberamente concesse a "Tesori del Lazio" da Nicola Severino (11-2012)
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